sabato 27 settembre 2008

Parole di un testa pelata


Ce ne vuole ad un Testa Pelata incrocio fra un bradipo e un pagliaccio a raggiungere la forza aromatica delle parole di un Oscar Wild, ma da ognuno bisogna pretendere ciò che può dare.

Da ciascuno secondo le proprie possibilità, a ciascuno secondo le proprie esigienze, vecchia teoria marxista applicata per dare credibilità ad un demente.

Di seguito alcune spassose o deprimenti citazioni di parole e discorsi di un Testa Pelata bromurato nell’intelletto:

1) ad un cliente che ha appena ricevuto un paio di mega multe per errore e per mancata consegna di denuncia dei redditi dovuta al nostro caro T.P:

“Non mi rompere i coglioni perchè adesso non ho tempo di stare dietro alle tue cazzate, ho da fare, tanto sei te creditore verso lo Stato”

2) ad un responsabile di azienda agraria buttato fuori perchè non si piegava ai suoi maneggi:

“ti si è trattato come un albanese, pur essendo uno del posto, però io voglio campo libero”

3) al bar, facendo colazione e pavoneggiandosi:

” mi lascio l’amministrazione di Howard e Marion e del signor Maggiorello e mando a fanculo tutti quei pezzenti di piccoli bottegai e artigiani che tenevo”

4) in banca, con la sigaretta accesa, ambiente chiuso con gente, privo di finestre.

L’impiegata molto gentilmente gli chiede la cortesia di spengerla, e lui stupito, con quegli occhi sgranati da schizofrenico che necessita di cure e ricovero:

” Io mica sono qua a fare favori alla gente”

Non commento per compassione, se per caso volete farlo voi un tributo a questi grugniti involtati nel letame………….

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