Dispiego di uomini, mezzi, tecnologie e attrezzature, agronomi e “wine maker”, per avere questi risultati.
Al vertice della piramide il solito deprimente commercialista Testa Pelata e questa è la realtà, malattia di oidio e con grave carenza di microelementi (gli stessi che mancano nel cervello del nostro grande Testa Pelata).
Sorgono due domande maliziose vedendo la condizione dei vigneti: una come riuscirà il galattico Testa Pelata a mascherare tale incidente di percorso. Dando la colpa alla grandine che non è arrivata e negando che quello è semplicemente oidio curabile con applicazioni di zolfo?
L’altra è: come giustificherà e colmerà l’uva che non c’è?
In ogni caso questa è una nuova dimostrazione che dove quell’incompetente mette mano, miete calorosi insuccessi e ricorda un certo personaggio della pubblicità di tanti anni fa.
Le foto, non le ho fatte io, ma lettori- passeggiatori a cui piace camminare per vigne e per boschi, un grazie cordialeper il contributo.
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